18 marzo 2021 - Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid

18 marzo 2020: siamo nei giorni più duri della pandemia e a Cremona Samaritan’s Purse inizia l’allestimento della struttura da campo nel parcheggio dell’ospedale. Fuori dalla nostra sede viene esposto uno striscione con la scritta “Noi ci siamo e ci saremo. Sempre!”

18 marzo 2021: viene istituita la giornata nazionale in memoria delle vittime da Coronavirus nel nostro paese.

Per tutti coloro che non ci sono più ma che vivono, ogni giorno, nelle nostre azioni

 

ROCCA: “OGGI COMMEMORIAMO OLTRE CENTOMILA VITTIME, MA CELEBRIAMO ANCHE IL CORAGGIO DI CHI CONTINUA AD ESSERE IN PRIMA LINEA DANDOCI SPERANZA”

Questa Giornata racconta l’assenza: un vuoto incommensurabile, terribilmente silenzioso, eppure enormemente assordante. E’ passato più di un anno dalla nostra “chiamata” a quello che resterà, nei libri di storia, come l’evento che ha cambiato il corso del Terzo Millennio. 365 giorni (e oltre) che ci hanno visto in prima linea nel fronteggiare un nemico invisibile, subdolo, pauroso, che ha strappato tanti, troppi affetti in tutto il Paese e anche nella nostra Associazione.

Nella “Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus” piangiamo gli oltre 100.000 morti, tra cui 23 nostri volontari o operatori. Un lutto collettivo per il Paese. Un’ecatombe desolante, qualcosa che segna un prima e un dopo, per sempre. Il pensiero di tutta la Croce Rossa corre a chi non ha superato questo terribile virus, spesso anziani spentisi senza il conforto dei propri cari, e alle famiglie devastate da perdite improvvise e senza consolazione alcuna, vista l’impossibilità del conforto nelle ultime ore.

Ma proprio per questo dobbiamo combattere con ancora più tenacia. E’ per dare dare un senso a tanto dolore dobbiamo impegnarci ancora di più. Per consegnare un futuro all’Italia questo è il momento di fare tutto il possibile per sconfiggere a livello globale il Coronavirus. Perché siamo ancora nel bel mezzo della crisi ma la supereremo, anche grazie al coraggio e la determinazione di tutto il personale sanitario e dei volontari che hanno lanciato il cuore oltre l’ostacolo sin dall’inizio, dedicando la propria professionalità ai soggetti più fragili e a tutte quelle vulnerabilità conseguenti alla pandemia. Sono state e sono le nostre luci di speranza nei momenti più bui.

Proprio l’esempio di chi indossava la divisa della Croce Rossa e ci ha lasciato ci dà oggi la forza di affrontare le enormi sfide che ancora ci attendono. Ma siamo certi che, sorretti dai nostri principi – primo fra tutti l’Umanità – e dallo spirito di servizio che sin dalle origini contraddistingue il nostro operato, ne usciremo”.

Francesco Rocca - Presidente della Croce Rossa Italiana.

 

Immagine articolo di Pro Cremona